Ore 14,30. E’ sabato pomeriggio, ma l’aula magna è affollata e tutti sono in assoluto silenzio. Non c’è il chiassoso vocio che accompagna le assemblee d’istituto, quando i rappresentanti faticano a prendere la parola…
Ci guardiamo intorno e tutti, adulti e ragazzi, ascoltano interessati le parole della preside, la Prof.ssa Giancarla Gatti Comini che descrive alcune delle caratteristiche dell’Istituto come la posizione strategica, gli orari delle lezioni e l’organizzazione. Infine aggiunge l’eccellente preparazione degli studenti del Cardano, i quali ottengono (senza peccare di modestia) ottimi risultati in Università e non solo.
Seguono poi la Prof.ssa Valenti e il Prof. Gallotti che si soffermano sulle differenze tra Liceo Scientifico “tradizionale” e Liceo Scientifico delle Scienze Applicate che, secondo la nostra opinione, è davvero una bella scuola, moderna e proiettata al futuro. Successivamente vengono illustrati i vari progetti a cui la scuola aderisce sfruttando i moderni laboratori e le attrezzate delle officine, tra i quali l’alternanza scuola-lavoro (anche all’estero), la collaborazione con l’Università di Pavia e con le piccole imprese.
Poi le speculazioni teoriche terminano. I ragazzi con le loro famiglie vengono divisi in gruppi e accompagnati a visitare i laboratori di chimica, di fisica, di biologia, inglese e informatica. In ognuno dei laboratori i visitatori trovano alcuni studenti del Cardano che offrono dimostrazioni pratiche di esperimenti e di argomenti inerenti alle varie materie previste nei piani di studio.
Accompagnando genitori e ragazzi della scuola secondaria di primo grado all’interno del nostro istituto, abbiamo sentito spesso rivolgerci domande quali: “ Come fate ad orientarvi in una scuola così grande?”, “ E’ un problema essere così tanti?”, “ Bisogna studiare molto?”, “ Bocciano o rimandano tanti studenti?”, “Sono severi i professori?”.
Ascoltando queste parole, abbiamo fatto un tuffo nel passato e ci siamo ricordati quando, due anni fa, eravamo noi con le nostre famiglie ad essere dall’altra parte della barricata. Anche noi ponevamo le medesime domande, eravamo perplessi e preoccupati, ma affascinati dall’idea di frequentare il Cardano.
Ora, invece, quello che ci spaventava è diventato familiare e, ciò che ci sembrava difficile, normale.
Nel tardo pomeriggio, l’open day è terminato e, a nostro parere, è stato un evento apprezzato e proficuo. E allora non ci resta che dire ai futuri studenti del Cardano “Vi aspettiamo, ragazzi!”
Elena Emmanueli, Andrea Cirmi, Marcus Coste 2^DLS