Articolo pubblicato sulla ” PROVINCIA DEI RAGAZZI”
Il 29 novembre in concomitanza con il Black Friday il movimento ambientalista Fridays For Future ha organizzato la giornata per la giustizia climatica.
In mattinata nella città di Pavia molti giovani sono scesi in piazza e si sono riunti in un corteo pacifico che ha marciato per le strade del centro storico gridando slogan, cantando e bloccando il traffico per rivendicare il diritto al futuro. La manifestazione è servita a lanciare la protesta pomeridiana a Sannazaro de’ Burgondi dove si trova una delle più grandi raffinerie d’Europa gestita da ENI. Alle 15:30 i ragazzi di Fridays For Future di Pavia, Alessandria e altri da tutta la regione insieme ad enti locali come Legambiente, il comitato No Discarica e il comitato No Raffineria si sono trovati davanti alla stazione di Sannazzaro per poi raggiungere in corteo la raffineria lanciando cori.
Una volta giunti di fronte all’ingresso principale della raffineria, ci sono stati alcuni interventi spontanei da parte di molti ragazzi che hanno criticato le politiche di greenwashing che ENI sta conducendo.
Dopo la manifestazione di venerdì, infatti, ENI ha pubblicamente ribadito di aver puntato su progetti di decarbonizzazione e di aver collocato l’azienda “sulla nuova frontiera”. Promette la creazione di bioraffinerie per produrre “energia pulita” e promette la neutralità carbonica entro il 2030, di sviluppare l’uso del metano italiano e degli oli esausti per ottenere energia.
Soluzioni perfette, se avessimo dato cinquant’anni fa l’avvio alla transizione verso l’energia pulita, per non cambiare drasticamente il sistema economico e sociale in cui viviamo. Ma ENI sta investendo nel biodiesel, olio esausto o olio di palma, trattato e bruciato. Sta investendo nel gas naturale, considerandolo una valida alternativa all’energia pulita. Il metano, in effetti, durante la combustione, emette il 20% in meno della CO2 rispetto al petrolio a parità di energia prodotta, ma questo vantaggio viene quasi totalmente vanificato dalle perdite e fughe di metano fisiologiche che avvengono durante il trasporto. Sostituire il carbone con il gas chiaramente non può essere un’opzione, in quanto ridurrebbe il surriscaldamento globale solo di circa 0,1 gradi. ENI continua a investire sulla ricerca di nuove fonti fossili, nonostante gli accordi di Parigi chiedano una svolta immediata verso l’energia rinnovabile.
Il movimento FFF ricorda che non è sufficiente che solo le grandi multinazionali si occupino della transizione energetica. Servono decisioni politiche che tolgano i sussidi al carbone, al petrolio ma anche al gas naturale e al biodiesel.
Elena Emmanueli 5DLS Itis Cardano,
Marianna Bertotti 5D Liceo Scientifico Taramelli,
esponenti di FFF Pavia