Giornale dell'I.T.I.S. "G. Cardano" - Pavia

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Un brindisi

AUTORI
Marco Ragni, 1 AI, ITIS Cardano
Ultima modifica: 2 anni fa

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Questo è un momento difficile per tutti, grandi e piccini. Noi ragazzi stiamo soffrendo certamente la lontananza dagli amici, dai parenti e, perché no, anche dalla scuola.

Secondo me ci sono però persone che soffrono decisamente più di un ragazzo costretto in casa: i medici, gli infermieri, il personale sanitario, senza contare tutte quelle persone che hanno subito una perdita e che magari non hanno neanche potuto salutare i propri defunti.

Quando tutto questo sarà finito… non oso immaginare quale felicità possa scoppiare in ognuno di noi quando finalmente potremo tornare alla vita di sempre. Non si comprende mai quanto si è fortunati a possedere una cosa fino a quando ce la portano via, figuriamoci se questa ‘cosa’ è la libertà! Credo che ci saranno delle feste in tutto il nostro Paese, durante le quali la gente finalmente potrà incontrarsi di nuovo, riabbracciarsi e baciarsi. Si faranno tanti brindisi alla fine della quarantena: penso a tante persone ubriache in giro per le strade che canteranno felici 😊!

Io personalmente credo che passerò lunghe giornate con i miei migliori amici, anche facendo solo delle passeggiate insieme al parco, lungo il fiume. Adesso penso a quando, prima di questa pandemia, alcune volte magari ero anche svogliato nell’uscire con i miei amici, magari per rimanere in casa da solo a giocare con la playstation…

Credo che molte volte le calamità possono far cambiare la prospettiva con cui si affronta la vita; questo forse è quello che succederà anche a me. Penso che passerò del tempo anche con i miei parenti che non sto vedendo da più di un mese, la mia nonnina e i miei cuginetti e tutti i miei zii.

Non pensavo di doverlo mai dire, ma anche la scuola mi manca e nonostante tutti gli insegnanti si stiano impegnando per proseguire le lezioni, a me manca stare insieme ai miei compagni, sentire le loro vere voci (senza problemi di interruzioni causa connessione scadente), scherzare con loro, parlare anche quando non si potrebbe e quindi farsi sgridare dall’insegnante. Tutte queste situazioni ed emozioni sembrano scontate e non ci pensiamo mai nei momenti in cui le viviamo, ma è solo quando ne sentiamo la mancanza che capiamo davvero cosa significano.

Concludo condividendo un episodio: mio fratello frequenta l’università e come me sta seguendo le lezioni online. Durante la sua primissima lezione a distanza il suo insegnante ha detto queste parole rivolte a tutti i 250 partecipanti: “Siate forti! Siete la nostra migliore risorsa”. Ci sono persone che sono in grado di trasmetterti coraggio e forza d’animo, che possono sorprenderti e contagiarti (questa volta in modo benevolo) con le loro emozioni. È in questi momenti che tutte le migliori qualità delle persone emergono. L’Italia combatterà il virus e ritornerà più forte e più bella di quanto non lo sia mai stata.

                                                                                          Marco Ragni,
1 AI, ITIS Cardano

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