Quest’anno, anche il il Natale, non sarà come negli anni passati.
Certo, l’atmosfera si sentirà, come il gelo che appanna i vetri delle finestre, il profumo dei gustosi dolci fatti in casa, l’albero colmo di festoni e palline in salotto da ammirare la sera, come gli ultimi auguri degli insegnanti seguiti da un “ci vediamo a gennaio“ forse troppo speranzoso.
Tutto ciò però, alla fine, è solo un contorno che accenderebbe le anime e scalderebbe i cuori in casa con parenti e amici; ma se questi ultimi non ci sono, il Natale non è più così magico.
A causa della pandemia da COVID-19 e l’aumento dei contagiati, siamo di nuovo costretti a separarci dalla quotidianità, dai nostri cari e dalle nostre amate festività. Ora del Natale, in cui poter trascorrere felicemente con i parenti (ormai quasi sconosciuti) il cenone del ventiquattro e il pranzo del venticinque, ci sarebbe stato davvero bisogno! Invece sarà difficile scambiare i regali con amici e familiari non conviventi , e non potremmo neanche assaporare lo spirito natalizio della folla tra le vie delle città colme di lucine e della caratteristica atmosfera rasserenante.
Insomma, sarà un Natale all’insegna dell’austerità un po’ sgradevole e quasi da dimenticare. Ciò che dovremo fare in questo periodo è un grande sacrificio, ma essendo tutti sulla stessa “barca”, dobbiamo assolutamente convincerci che ne varrà la pena.
Sofia Garibaldi, 1 DLS