Giornale dell'I.T.I.S. "G. Cardano" - Pavia

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Gli albori della scienza

AUTORI
Benedict Cazacu, 4DI e Leonardo Poncina, 5DLS
Ultima modifica: 12 mesi fa

Tempo di Lettura
~ 2 minuti
Valutazioni: 4
| Media: 5

Intervista ai piccoli visitatori

Qui a Scienza Under18 intervistando, o forse è più indicato dire interloquendo, con quel tono di voce così accomodante che ci viene naturale con i bambini, persi nel loro mondo, forse non pienamente in grado di comprendere quanto hanno davanti, ma di certo in grado di farsi una loro personale idea, in un castello attorniato di vita e, perché no, magia, in quella scienza che amena risulta incomprensibile, ci siamo resi conto di come per molti questa fosse la prima esperienza in un castello (e chissà che idea si saranno allora fatti dei castelli!), fatto che a primo acchito ci sembra davvero insolito, considerando che il Castello Visconteo è il simbolo della nostra città, ma facilmente giustificabile dalla così tenera età. Dilettandoci con le domande più di rito, abbiamo chiesto le materie preferite, che per molti risultano proprio essere scienze e arte. Una volta sentite le risposte li abbiamo accompagnati al primo piano, allo stand “Vedi, vidi, Volta”, dell’Istituto Volta. Una delle cose da loro più apprezzate sono state le illusioni ottiche: non era di certo difficile scorgere la meraviglia nei loro occhi, per qualcosa che ancora davvero risulta essere di difficile comprensione perfino per i sottoscritti. Tra gli stand che sono piaciuti di più, senz’altro risalta quello dell’Istituto Cossa “Con gli zuccheri non si scherza…noi sì”: essendo bambini, ce lo si poteva aspettare, lo zucchero a velo è stato di certo il più gettonato. 

I vari esperimenti fatti dalle scuole primarie sono stati molto apprezzati, perché esposti da altri bambini, loro pari in linguaggio ed altezza. E’ stato molto più facile per loro capire, e chissà, magari provare a replicare l’esperimento a casa, come alcuni di loro, che con tanto trasporto ci riferiscono di aver già fatto degli esperimenti, alcuni andati non troppo bene ma sicuramente proficui in quanto esperienza di vita.

Ci ha colti di sorpresa l’esuberanza di una bambina dell’Istituto Pascoli, che ci racconta un esperimento che ha provato a fare a casa, e, sebbene non sia un granchè scientifico, lo esponiamo ugualmente, in pieno spirito giornalistico: una volta ha provato a usare dei tacchi, ma a quanto pare non è andata benissimo: il dolore alle ginocchia è l’unico ricordo di quell’esperienza. 

Mentre cerchiamo altre classi da intervistare, notiamo un bambino con un baco da seta in mano. E’ molto emozionato; quando gli rivolgiamo qualche domanda, risponde molto timidamente, ma comunque riusciamo a carpire il suo apprezzamento per SU18, condiviso con i suoi compagni, che rispondono tutti in coro come sia molto bello. Alla domanda: “Vi piacerebbe tornare in futuro?” rispondono che non vedono l’ora di rifarlo, e così noi vi lasciamo in attesa dell’esperienza dell’anno prossimo.

Benedict Cazacu, 4DI e Leonardo Poncina, 5DLS

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