Giornale dell'I.T.I.S. "G. Cardano" - Pavia

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Diossine: pericolo reale o infondato?

AUTORI
Dalila Casini, Chiara Ceroni, Raffaele Girardi e Federico Incerti 4CC
Ultima modifica: 2 anni fa

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Le diossine sono un gruppo di composti organici ad anello chiuso la cui struttura è costituita da sei atomi (due di ossigeno e quattro di carbonio).

Esistono alcune diossine naturali come il repellente prodotto dalla spugna di mare. Ma la maggior parte delle diossine sono artificiali, prodotte dalla combustione di rifiuti industriali o farmaceutici e anche da incendi e traffico urbano.rilascio tossine

Queste sostanze inquinanti persistenti sono sottoposte alla convenzione di Stoccarda, secondo la quale tutti gli Stati aderenti devono eliminare o minimizzare tutte le fonti di diossine. Tali composti sono pericolosi in quanto cancerogeni per gli esseri viventi; inoltre possono portare alla formazione di acne persistente, a diabete, all’alterazione del sistema endocrino, a disturbi della funzione riproduttiva e a effetti neurologici. Spesso queste sostanze entrano nel corpo umano con l’alimentazione. Infatti le diossine nell’atmosfera vengono trasportate dal vento e si depositano sull’erba e nell’acqua, risalgono poi la catena alimentare accumulandosi nei tessuti adiposi degli animali.food

L’analisi della quantità di diossine nell’aria è quindi fondamentale. A causa della loro alta tossicità, la sensibilità massima nell’atmosfera è di 0,3 pg/m3.

Nel corso degli anni queste sostanze hanno provocato numerosi danni ambientali con conseguenze anche sui prodotti alimentari coltivati nella zona colpita. Si possono ricordare I seguenti casi:

  • nel 1976 da un camino dell’azienda milanese ICMESA fuoriuscì una nube di gas contenente diossina che in poco tempo si depositò su molti paesi circostanti. Il più colpito tra questi fu Seveso. Tra le varie conseguenze vi fu una moria di pollame e molte persone furono colpite dalla cloracne.

  • durante la guerra del Vietnam l’aviazione americana usò un disboscante a base di diossine. Negli anni successivi in queste zone nacquero bambini con malformazioni e le indagini confermarono che ciò era stato provocato proprio dall’esposizione a diossine.

Uno dei casi più recenti è quello avvenuto a Corteolona, nel pavese. Il 3 gennaio 2018 un capannone industriale, che ospitava una discarica abusiva in cui erano stoccati materiali vari e in particolare plastica, è andato a fuoco. L’allarme è scattato alle ore 19 per una colonna di fumo che si era innalzata nel cielo diffondendo odore di bruciato. Sul posto sono subito arrivati i vigili del fuoco e l’ARPA.

incendio coorteolona
Incendio Corteolona
resti incendio
I resti dell’incendio di Corteolona

In attesa delle analisi, a causa della presunta tossicità della nube, i cittadini sono stati invitati a restare in casa, a chiudere le finestre e a non mangiare prodotti dell’orto. Successivamente i dati forniti dall’ARPA hanno constatato che i parametri erano nella norma. Intanto è stata aperta un’inchiesta contro ignoti per incendio doloso. Infatti questa è l’ipotesi più probabile perché le basse temperature e l’assenza di elettricità hanno fatto escludere l’autocombustione. Già da tempo questo magazzino era sorvegliato da telecamere e i cittadini di Corteolona avevano anche fotografato il traffico abusivo di rifiuti. Il sindaco, inoltre, aveva denunciato il tutto alle autorità, ma nulla era stato fatto.

Dalila Casini, Chiara Ceroni, Raffaele Girardi e Federico Incerti 4CC

Bibliografia

Testi:

La provincia pavese: “Incendio a Corteolona, il capannone era una discarica abusiva”, 4 gennaio 2018

La provincia pavese: “Maxi rogo: la Procura indaga per incendio doloso” , 6 gennaio 2018

Wikipedia: “Diossine”

Immagini:

Wikipedia

La provincia pavese

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