COS’È? PERCHÉ È DANNOSO PER LA SALUTE?
Ormai quotidianamente sentiamo parlare, nei telegiornali e su tutte le testate giornalistiche, di amianto e dei suoi possibili danni alla nostra salute.
Ma cos’è veramente l’amianto?
L’amianto, detto anche asbesto, è un minerale naturale a struttura microcristallina e di aspetto fibroso appartenente alla classe chimica dei silicati. Si ottiene a seguito di un’attività estrattiva e il suo nome deriva dalla parola Asbesto che, tradotto dal latino, significa “Che non si spegne mai”; infatti, l’amianto ha la caratteristica particolare di avere un’elevata resistenza termica all’azione di agenti chimici, alla trazione e all’usura. Inoltre è facilmente lavorabile e miscelabile con altre sostanze (di solito cemento).
Queste ed altre proprietà, legate ad un basso costo di produzione, hanno permesso all’amianto di essere utilizzato in svariate modalità e situazioni.
È molto utilizzato nel campo dell’edilizia, dell’industria e dei trasporti, in forme che possono variare da tubazioni a coperture di edifici industriali.
In Italia è stato usato tra il 1960 e il 1990, in corrispondenza del boom economico registrato nel nostro paese.
Nel 1992 (Legge n. 257/1992) venne vietata la produzione e il commercio di manufatti contenente amianto, perché considerato dannoso per la salute umana.
Infatti l’inalazione prolungata di asbesto può causare l’asbestosi (reazione infiammatoria da corpo estraneo) o addirittura il tumore ai polmoni.
BONIFICA E SMALTIMENTO
La bonifica e lo smaltimento può avvenire utilizzando tre metodiche:
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rimozione, eliminare materialmente la fonte di rischio;
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incapsulamento, impregnare il materiale con l’uso di prodotti penetranti e ricoprenti;
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confinamento, installare delle barriere in modo da isolare l’inquinante dall’ambiente.
Alcune ricercatrici dell’università di Torino hanno forse scoperto un metodo per decontaminare i suoli ricchi di asbesto. Hanno infatti notato che alcuni funghi del suolo riescono ad assorbire il ferro dall’asbesto stesso, rendendo le minuscole particelle molto meno pericolose. L’asbesto infatti è estremamente pericoloso perché il ferro, contenuto nelle minuscole particelle, provoca la comparsa di radicali liberi.
Funghi di diverse specie hanno bisogno di ferro per crescere e riescono quindi, con strutture particolari, a liberare anche le forme più pericolose di asbesto dal contenuto di ferro. In più i funghi legano le fibre di asbesto in una rete di filamenti (le ife) che blocca ulteriormente il composto pericoloso. “Seminando” le spore di funghi sui terreni contaminati si potrebbero liberare vaste aree abbastanza in fretta della presenza di asbesto.
LA SITUAZIONE IN ITALIA
“Sono oltre 38mila i siti contaminati in Italia, la cui bonifica è curata o coordinata dalle Regioni e dai Comuni. Bonifiche che restano a tutt’oggi, nella maggior parte dei casi, ancora irrealizzate e che pesano come macigni sull’ambiente e sulla salute di milioni di italiani”.
In Italia, ogni anno 3mila persone, otto al giorno, una ogni tre ore, muoiono di mesotelioma pleurico o di uno degli altri dieci tumori asbesto correlati. Il dato arriva dall’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom).
Ma questa strage è solo la punta dell’iceberg. Il numero di vittime, infatti, mostra un trend in crescita che, se non si procede rapidamente con le bonifiche, potrebbe raggiungere cifre davvero allarmanti.
LA SITUAZIONE IN LOMBARDIA
P.Colazzo, A.Ferraresi, S.Scordino, W.Pietra Classe 4CC
Bibliografia:
http://uomoqualunque.net/2015/05/vittime-dellamianto-in-italia-un-morto-ogni-tre-ore/