Giornale dell'I.T.I.S. "G. Cardano" - Pavia

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Un gioiello nascosto

AUTORI
Alberto Gualandi e Chiara Cantù 3^ DLS
Ultima modifica: 2 anni fa

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Lo scorso 14 aprile gli studenti della 3 ^CLS dell’Istituto ITIS Cardano di Pavia si sono cimentati nel raccontare la storia del Palazzo Malaspina, storico edificio pavese situato nei pressi dell’omonima via. Grazie al progetto “Cittadini a Palazzo”, che ha coinvolto anche le scuole superiori Bordoni, Taramelli-Foscolo e Volta, i ragazzi si sono perfettamente calati nel ruolo di guide ed hanno accompagnato i visitatori alla scoperta del palazzo settecentesco.

Il primo gruppo che ci ha accolto e che aveva il compito di introdurre la visita, ha brevemente illustrato la vita di Luigi Malaspina, nobile letterato nato nel 1754 le cui opere sono ancora oggi conservate nel castello Visconteo.

Ascoltando le giovani guide e osservando l’edificio, ci ha colpito l’ architettura a pianta quadrilatera ed il portico suddiviso da cinque campate. Proseguendo il percorso ci siamo imbattuti nello scalone suddiviso in due rampe, nel mezzo delle quali è collocata la statua del filosofo Diogene che regge una lanterna, il cui significato è simbolico, ovvero rappresenta la ricerca del vero. Un aspetto che ci ha stupito è stata la decorazione delle pareti adiacenti allo scalone, le quali, con il loro effetto tridimensionale, illudono lo spettatore e gli fanno credere che si tratti di vero granito.

Al termine della scalinata un altro gruppo di guide ci ha condotto nelle sale interne dell’edificio, sicuramente la parte principale della visita. Abbiamo così scoperto che la maggior parte delle stanze prende il nome dal colore predominante presente, per cui si parla di Sale Verde, Gialla, Azzurra e Rossa; ma caratteristiche comuni appaiono le pareti in seta e gli effetti tridimensionali creati dalla pittura.

I ragazzi ci hanno inoltre raccontato alcune curiosità inerenti alla camera presidenziale e alla sala del biliardo. La prima funge da alloggio per il Presidente della Repubblica o comunque per alte cariche dello stato come ad esempio il Presidente del Senato, nel caso di visite ufficiali a Pavia; mentre nella seconda vi è un tavolo da biliardo che aveva uno scopo insolito: i potenti, mentre si intrattenevano con questo gioco, discutevano di questioni politiche, in modo da poter raggiungere un elevato livello di concentrazione.

Terminato il percorso al primo piano, siamo stati riaccompagnati al piano terra e, dopo essere stati assegnati a delle nuove guide, ci è stata presentata la Sala delle Conferenze attraverso la quale si può accedere al giardinetto sul retro. Da questo punto è possibile ammirare la facciata posteriore del palazzo, la quale è divisa in tre parti, di cui solo quella centrale è decorata.

L’iniziativa della 3 ^CLS e la disponibilità dei ragazzi nel rispondere alle nostre domande e a quelle di tutti gli altri visitatori sono state produttive, dal momento che questi ultimi hanno superato le 170 presenze solo nella giornata di sabato 14 aprile.

Alberto Gualandi e Chiara Cantù 3^ DLS

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