Giornale dell'I.T.I.S. "G. Cardano" - Pavia

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GIORNATA DELLA MEMORIA DAL T4 A TREBLINKA

AUTORI
Gabriele Martellotta, 5 CLS
Ultima modifica: 2 anni fa

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Per celebrare la Giornata della Memoria io e la classe 5CLS abbiamo seguito un webinar, curato dal Prof. Feltri, autore del manuale di storia “Chiaroscuro” in adozione in alcune classi del nostro istituto.

Dopo aver osservato una serie di vignette raffiguranti l’ariano ideale, ci siamo spostati sull’analisi dell’origine del concetto di ariano: un uomo perfetto e scultoreo che manifesta la sua superiorità interiore, quell’ideale di uomo rappresentato dall’antica arte greca.

Il relatore ha poi presentato le tappe che portarono all’Olocausto, dal tristemente famoso Progetto T4, finalizzato all’eutanasia dei più deboli, alla costruzione del campo di Treblinka dove vennero sterminate parecchie migliaia di persone.

L’eliminazione degli “scarti” della razza divenne il primo obiettivo dei nazisti dal ’39; venne organizzato un comitato per controllare i manicomi e i centri che accoglievano disabili, furono realizzati sei centri per l’eutanasia, in cui i malati ritenuti incurabili venivano uccisi con il monossido di carbonio. Il centro più importante era ospitato nel castello di Hartheim, dove furono uccise 18000 persone.

Il personale che eseguiva queste operazioni era vario, dai medici agli agenti delle SS. Furono circa 80000 i disabili uccisi tra il ’40 e il ’41; dopo quell’anno furono sospese le operazioni di eutanasia e nel giugno Hitler decise di mettersi contro l’URSS, lanciandosi in una formidabile offensiva, che sembrò all’inizio vittoriosa. L’ideologia che animò la guerra contro la Russia era l’antibolscevismo ebraico, perciò l’esercito fu accompagnato da 4 reparti di agenti SS con l’ordine di eliminare la classe dirigente giudaica.

Le esecuzioni inizialmente vedevano come vittime soltanto uomini, ma in agosto la situazione cambiò perché furono eliminati anche donne e bambini.

Il 20 Gennaio 1942 Reinhard Heydrich, insieme ad altri importanti gerarchi nazisti, pianificò la soluzione finale del problema ebraico e l’eliminazione degli ebrei. Si decise di partire dalla “pulizia” della Polonia: vennero organizzati 4 centri di sterminio, tra cui nel dicembre era già operativo Chełmno (in tedesco Kulmhof); campi di sterminio (non di reclusione) perché tutti qui vennero mandati nelle camere a gas, a differenza dei campi da lavoro. In seguito fu realizzato il campo di Treblinka, oggi trasformato in monumento; esso fu smantellato nel 1943 e privato perfino della ferrovia, che rappresentava il punto in cui, una volta arrivati, i prigionieri venivano selezionati per le camere a gas. A Treblinka vennero uccise un milione di persone. Il comandante di Treblinka fu Franz Paul Stangl: fuggito in Sudamerica dopo la fine della guerra, fu in seguito ritrovato, processato e condannato all’ergastolo.

Presero il posto di Treblinka, in quello stesso anno, Auschwitz e Birkenau, nei quali furono eliminate tantissime persone (circa 1300000), tra cui un milione di ebrei.

E la “macchina della morte” non cessò di funzionare fino al 27 gennaio 1945.

                                                                            Gabriele Martellotta, 5 CLS

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