Ciao, sono Andrea Michiante, rappresentante di classe di 4^AI e vorrei parlarvi della nostra uscita didattica al Museo della Tecnica Elettrica di Pavia, svolta giovedì 2 dicembre.
Ci siamo trovati la mattina verso le 8.30 al museo, che è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici; successivamente siamo entrati e abbiamo assistito ad una lezione molto ben strutturata e interessante, della prof. Carla Vacchi, riguardante le onde.
La professoressa ha effettuato degli esperimenti che hanno reso più chiara la sua spiegazione. Per esempio ha usato un filo elastico con tanti bastoncini attaccati perpendicolarmente ad esso e abbiamo notato, facendo oscillare un solo bastoncino, che uno ad uno si muovevano tutti creando un onda dall’effetto ottico stupendo.
Successivamente, la professoressa ha usato un laser puntando la luce su vari oggetti e abbiamo notato come, in base al materiale dell’oggetto in questione, la luce avesse un riflesso diverso.
Abbiamo avuto la possibilità di essere noi i protagonisti di questa esperienza, poiché siamo stati chiamati ad effettuare l’esperimento.
Dopo questa lezione, che è durata poco più di un’ora, siamo stati seguiti da un’esperta del museo, che ci ha dato la possibilità di visualizzare degli oggetti molto rari e molto antichi, come la pila di Volta, i primi telegrafi e i primi telefoni.
La visita al museo è stata molto coinvolgente, in quanto vi erano presenti anche apparecchi che utilizziamo al giorno d’oggi, come le pale eoliche, i primi smartphone e addirittura un tram tipico milanese.
Ovviamente non siamo riusciti a focalizzarci su ogni reperto del museo perché ce ne sono veramente molti, ma abbiamo osservato quelli che hanno fatto la storia e quelli più interessanti. Tutte le persone che ci hanno seguito sono state molto disponibili e molto preparate.
Una volta concluso il tour, abbiamo ringraziato e siamo usciti dal museo. Dal mio punto di vista la gita è stata breve, interessante e utile in vista degli argomenti che tratteremo a scuola con il professore di telecomunicazioni Marco Cioci.
Consiglio di andare a visitare questo museo perché, oltre che economico e facilmente raggiungibile, è divertente e stimola l’intuito anche di chi non è esperto della materia.
Andrea Michiante, 4 AI