Giornale dell'I.T.I.S. "G. Cardano" - Pavia

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Parole per la pace

AUTORI
Simone Scognavilla 5 DLS
Ultima modifica: 2 anni fa

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“Tutte le guerre hanno lo stesso denominatore: la distruzione. E tutte sono da condannare.”

Così inizia il discorso con cui la Prof.ssa Giancarla Gatti Comini, preside dell’ITIS G. Cardano di Pavia, apre l’incontro per la promozione della pace, tenutosi il 4 aprile 2022 nel cortile della scuola.

In un contesto geopolitico come quello attuale, sono tante le controversie e le difficoltà a cui dobbiamo fare fronte: crisi economica, effetti della pandemia, attriti tra stati confinanti, guerra. Tutto ciò si proietta nella vita personale di ogni singolo individuo, causando straniamento e perdita di certezze.

Alla luce della difficile situazione internazionale e per prendere coscienza del valore della pace e del rispetto, molte classi dell’istituto hanno partecipato alla preparazione e allo svolgimento dell’iniziativa, proposta  e organizzata  da un gruppo di docenti di lettere.

Alle 9.30  una cinquantina di studenti, in rappresentanza dell’intera scuola, in modo ordinato hanno preso posto di fronte al simbolo dell’istituto, il Giunto. Poi, individualmente o a coppie, hanno contribuito alla manifestazione leggendo brani poetici o in prosa, originali o estratti da opere famose, per testimoniare il proprio rifiuto della guerra e dell’ingiustizia, con particolare riferimento alla situazione ucraina di oggi.

All’iniziativa ha partecipato anche don Dario Crotti, cappellano del carcere di Pavia, che ha reso più significativo l’evento con le sue parole: “Ci hanno presi per il naso proponendoci una libertà, per raggiungere la quale era necessario prima tagliare ogni legame con gli altri”. Ha poi spiegato agli studenti come lo strumento più efficace per mantenersi umani sia il proprio sguardo: esso garantisce sincerità e senso d’appartenenza. “A salvarci – continua il cappellano – è la cura dei legami che stringiamo con le altre persone, che vanno mantenuti e difesi”.

Infine, per suggellare la promessa di accoglienza, emblema dell’evento, è stata accesa una lanterna verde: nata come simbolo di ospitalità del popolo polacco verso i migranti stranieri, ora diventa baluardo e garanzia di solidarietà e libertà.

Simone Scognavilla 5 DLS

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