Giornale dell'I.T.I.S. "G. Cardano" - Pavia

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Il Bullismo

AUTORI
C. Borsotti, B. Decarchi, M. Di Paola, M. Fu, S. Grignani, M. Riccardi, D. Stan- 1DLS
Ultima modifica: 2 anni fa

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Il bullismo è una forma di violenza che viene esercitata da una persona considerata forte su una persona considerata più debole. A dare forza al bullo è il gruppo, mentre la vittima, solitamente, è sola.
Spesso il bullo è una persona che ha sofferto, convinta che per sfogarsi sia necessario far soffrire altri individui reputati fragili, inconsapevole che in questo modo non fa che accresce la spirale della violenza.
Ci sono più forme di bullismo: il bullismo verbale, quello che usa la violenza fisica e il bullismo che si nasconde dietro a una tastiera; ma queste tipologie di prepotenze possono anche essere combinate insieme.
Il bullismo verbale viene spesso sottovalutato perché molti pensano che le parole non abbiano peso in quanto non lasciano un segno visibile; ma in realtà esse procurano un grande dolore interiore. Difatti, le vittime ne soffrono molto e alcuni arrivano anche a compiere azioni gravi come l’autolesionismo per concentrarsi sul dolore fisico e non su quello interiore, la tossicodipendenza o l’alcolismo cioè la dipendenza da sostanze stupefacenti o alcoliche per dimenticare i problemi; il bullismo subito può indurre nella vittima anche problemi alimentari. Queste situazioni spesso vengono vissute nel silenzio. A rompere il silenzio sono solo i tanto rari quanto gravi casi di suicidio, la scelta estrema di porre fine alla propria esistenza dolorosa e insoddisfacente.
Il bullismo che si presenta sotto forma di violenza fisica, a differenza di quello verbale, lascia dei veri e propri segni visibili sulla pelle, che, proprio in quanto riscontrabili agli occhi, vengono più facilmente presi in carico dagli enti educativi, quali la famiglia o la scuola.
Il bullismo che si nasconde dietro a una tastiera è il cyberbullismo. Esso consiste in una serie di atteggiamenti violenti e irrispettosi che hanno come scenario il web e vanno ad intaccare la reputazione digitale; la vittima può essere qualunque persona nel mondo o un conoscente; può avvenire in ogni momento; può essere più doloroso perché una parola può ferire più di un calcio. In più, a causa della facile propagazione delle offese nel digitale attraverso visualizzazioni e condivisioni, le azioni messe in atto dal cyberbullo sono difficilmente arginabili con esiti catastrofici sulle vittime. Questo fenomeno gravissimo solitamente avviene nell’età adolescenziale, quando il senso della misura e la capacità di giudizio sono limitati. Invitiamo in questo caso a intervenire rivolgendosi alla sicurezza informatica come la Polizia postale, in modo da contrastare il fenomeno.
Negli ultimi anni sono state promosse diverse campagne di sensibilizzazione su questa nuova, ma ugualmente pericolosa, forma di bullismo, che interessa un numero di persone sempre maggiore. Essere violenti significa essere deboli, per non parlare di chi è violento nascondendosi dietro a uno schermo!
Nel 2004 la Commissione Europea ha istituito il Safer Internet Day, la giornata mondiale per la sicurezza in rete. L’obiettivo di questa giornata è di sensibilizzare i ragazzi su quanto sia importante adottare un comportamento responsabile e rispettoso quando si naviga in Internet.
Quest’anno la Giornata contro il bullismo e il cyberbullismo si è celebrata martedì 8 febbraio, giorno in cui più di cento paesi hanno organizzato attività e conferenze in merito.
Per riflettere sull’argomento, in classe abbiamo preso visione del dialogo che il cantante Marco Mengoni e l’attore Filippo Scotti hanno inscenato durante l’ultima serata del Festival di Sanremo, il 5 febbraio 2022, proprio sul tema del cyberbullismo. I due giovani hanno letto una serie di frasi estratte da chat che diffondevano giudizi offensivi sui vari partecipanti alla gara canora in corso, in una sorta di climax ascendente e irrefrenabile quanto ad aggressività e potenzialità distruttiva delle persone a cui erano dedicate.
La visione ci ha indotto a discutere sul grave problema del bullismo e a scrivere le nostre riflessioni sui post di un padlet visionabile cliccando qui.

C. Borsotti, B. Decarchi, M. Di Paola, M. Fu, S. Grignani, M. Riccardi, D. Stan- 1DLS

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