Giornale dell'I.T.I.S. "G. Cardano" - Pavia

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Stefano Ciceri: un esempio per tutti

AUTORI
Jacopo Bussalino, Gabriele Lamonaca, Arianna Masi, Emma Novarini 3^DLS
Ultima modifica: 1 anno fa

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Mercoledì 22 marzo 2023, noi studenti della 3^DLS, insieme ad altre classi dell’istituto quali 5AE, 5AM, 5BI e 4AC, abbiamo avuto l’opportunità di partecipare ad una conferenza in Aula Magna con lo scopo di ricordare il Ventennale dell’Associazione AMICIC.

L’associazione “Stefano Ciceri AMICIC – Onlus”, è un’organizzazione che sostiene l’istruzione primaria e la formazione di tecnici che provengono dai Paesi del Sud del mondo e inoltre promuove e sostiene programmi dedicati a giovani tecnici italiani, che desiderano compiere un’esperienza temporanea all’interno della cooperazione internazionale e siimpegna a favore dell’educazione interculturale.

La Onlus è nata il 20 marzo 2001 a Pavia, per ricordare Stefano Ciceri, morto in un incidente mentre era in Mozambico, impegnato nelprogetto di emergenza a favore delle popolazioni colpite dal ciclone “Eline”. Ciceri viene tutt’oggi ricordato dalla nostra scuola poiché durante la sua adolescenza è stato studente dell’ITIS G. Cardano e perché insignito della Medaglia d’oro al Merito Civile per il volontariato svolto in Africa.

Durante il convegnola prima a prendere parola è stata la preside del nostro Istituto, che, come l’ex docente del Volta Elisa Moretti, ha ricordato la sua esperienza in Mozambico durante uno stage del 2006, descrivendola come toccante ed emozionante. Successivamente hanno preso parola Anna Zucconi, assessore ai Servizi Sociali, Volontariato, Sanità e Politiche per la Casa del comune di Pavia, la quale ha evidenziato l’importanza della cooperazione internazionale e ha informato di come l’Amministrazione di Pavia abbia sottoscritto, nel corso del tempo, gemellaggi con varie città del mondo tra cui Vilnius, Betlemme e Ayamè (Costa D’Avorio).

Successivamente ha parlato Maria Teresa Ciceri, sorella di Stefano e presidente di Amicic, ormai attiva da 23 anni, che ha raccontato come a 17 anni Stefano abbia compiuto un’esperienza straordinaria per un giovane. Egli, infatti, partì per la Costa d’Avorio con lo scopo diconoscere un mondo diverso dal nostro, dove le persone vivono in una condizione di povertà impensabile per i Paesi benestanti dell’Occidente. Qui Stefano rimase colpito dallo stile di vita delle persone del posto e per questo motivo decise di dedicare tutta la sua vita al volontariato, aiutando questi popoli e occupandosi di formazione nei territori africani, come ad esempio insegnando ai ragazzi africani le conoscenze di base della disciplina che a scuola aveva studiato: la meccanica. Stefano, però, non fece solo questo; infatti operò anche nell’ambito sanitario e negli ospedali con l’obiettivo di offrire anche ai cittadini africani il diritto a una medicina gratuita e di alto livello.

Abbiamo poi avuto la possibilità di ascoltare la testimonianza di due ex compagni di scuola di Stefano, Marco Borgognoni, impegnato nella cooperazione internazionale e Roberto Rossella, attivo per AMICIC in Africa, oltre all’intervento di Francesco Brendolise, direttore di Sisterr (Sistema Territoriale Pavese per la Cooperazione Internazionale): tutti hanno raccontato dell’indole generosa ed altruista di Stefano, evidente fin dagli anni della sua gioventù. Successivamente è stato il turno di Brigitta Arioli, la quale ci ha parlato di come per lei la figura di Stefano sia stata un’ispirazione e del suo amore per l’Africa, enorme sin da quando era bambina.

Infine don Franco e don Albert, due religiosi impegnati nella cooperazione, hanno concluso la conferenza comunicandoci un profondo messaggio: ”Ognuno ha la sua missione nel mondo”, che ha il dovere di rendere reale.

Al termine della conferenza , gli invitati sono stati condotti nel cortile principale dell’Istituto Cardano dove si è svolta l’inaugurazione della targa e della quercia posate in ricordo di Stefano Ciceri, un uomo di valore che merita di essere ricordato nel tempo.

Vogliamo concludere dicendo che la figura di Stefano è ancora molto attuale; tutti dovrebbero prendere spunto dalle sue azioni e aiutare chi è più in difficoltà, perché in questo modo si fanno delle buone azioni per gli altri, ma allo stesso tempo si migliora sé stessi.

 

Jacopo Bussalino, Gabriele Lamonaca, Arianna Masi, Emma Novarini 3^DLS

 

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