Teste calde, scuola fredda!
Il Cardano giunge al limite, la Provincia deve agire. Preside e studenti da tempo chiedono un riscontro, vogliono un cambiamento di rotta: un intervento risolutivo.
Nella mattinata di martedì 14 Novembre la maggioranza dei ragazzi dell’ITIS G. Cardano si è unita a scioperare per la temperatura delle aule di chimica e delle officine, inferiore a quella stabilita dalle norme di legge, i fatidici 18°C.
Numerose volte nel corso degli anni scolastici, questo genere di espressione del dissenso è stato usato, e per la medesima problematica, ma con effimeri o scarsi risultati.
Alle ore 8, davanti al cancello, i rappresentanti di istituto e altri alunni di quarta o quinta hanno bloccato l’entrata, inizialmente per spiegare le ragioni della protesta e poi per permettere l’ingresso dei tecnici della Provincia. Per circa 45 minuti è stata attesa, di fronte all’edificio, una risposta, arrivata direttamente da Preside e Vicepreside; mentre per chi voleva c’era la possibilità di entrare nelle aule.
La vera domanda da porsi è se sia veramente opportuno che la protesta venga supportata anche da coloro che non svolgono abitualmente lezioni nelle aule “incriminate”. Certamente l’unione fa la forza; ma se non tutti hanno questa necessità, per quale motivo dovrebbero aderire? Non si è forse liberi di decidere?
La risposta degli studenti è facilmente deducibile dal numero di presenze e di assenze segnalate dal Registro elettronico di oggi; i numeri indicano la preferenza per una forma di solidarietà: il sostegno di molti nella speranza di velocizzare l’intervento e risolvere al più presto il problema del riscaldamento. Ora via Verdi è libera, i rappresentati d’istituto hanno avuto un colloquio con la Preside per cercare insieme una soluzione da proporre a chi di dovere.
Così su due piedi e con un termometro si è conclusa la giornata scolastica, per molti speranzosi che la protesta abbia giovato. Ma chissà se a casa il riscaldamento è acceso.
Omar Abou el Seod, Gabriele Elia, Gabriele Gamba, Mattia Guidi, Tommaso Rampini, Leonardo Rognoni 3I CL