Giornale dell'I.T.I.S. "G. Cardano" - Pavia

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Le due facce del ciclismo: lo sport e la disciplina

AUTORI
Niccolò Peluso e Letizia Suardi 2DLS, Claire Alpern e Gabriele Gamba 3ICLS
Ultima modifica: 1 mese fa

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Due storie sul ciclismo, raccontate da due uomini diversi, uno è “l’uomo dalle mille vittorie”, l’altro un “ragazzino cicciottello dai piedi a banana”. Insieme, narrano una storia che va oltre il semplice pedalare, una storia di passione, determinazione e legame indissolubile con la bicicletta.

Il 15 marzo all’ITIS G. Cardano si è tenuta una conferenza sul ciclismo in vista della gara Milano-Sanremo con partenza  prevista il giorno dopo, 16 marzo, alle 10:00.
Per iniziare, la professoressa Eleonora Cinquemani, docente del Cardano, ha introdotto i lavori realizzati dagli studenti di alcune classi del nostro istituto sulla tematica del ciclismo, soffermandosi in particolare sulla loro motivazione: la Milano-Sanremo quest’anno avrebbe preso il via da Pavia invece che da Milano. Riportiamo i titoli dei lavori creati dai ragazzi, che spaziano dalle origini dello sport a due ruote ai giorni nostri:
“L’evoluzione del ciclismo”
“La storia della Milano-Sanremo”
“Il doping”
“Le e-bike”
La professoressa Cinquemani ha, infine, aggiunto che la città di Pavia ha versato 100.000 euro alla RCS Sport per ospitare la partenza della gara, portando così ad un cambio di percorso, che mantenesse i 288 chilometri inalterati.

In seguito è stata data la parola a Placido Caraci, noto come “l’uomo dalle mille e più vittorie”, il quale ha risposto alle domande preparate dagli studenti, evidenziando che il successo richiede dedizione e disciplina, e che con determinazione è possibile realizzare i propri sogni. Nel rispondere ha anche sottolineato di non essere mai risultato positivo a un test antidoping, confermando che la vittoria può essere ottenuta solo attraverso il duro lavoro e l’onestà, e ha riconosciuto l’importante supporto del suo team, che lo ha accompagnato in ogni fase della carriera sportiva.

Dopo è stata invece data la parola ad Alessandro Visconti, il “bambino cicciottello dai piedi a banana”. Questo appellativo è il modo scherzoso con cui egli stesso parla di sé, facendo riferimento a quando suo padre lo indirizzò al calcio per perdere peso, ma l’allenatore lo rifiutò a causa della sua scarsa destrezza nel gioco. Attualmente, Alessandro lavora come massofisioterapista e ha sottolineato l’importanza di svolgere un lavoro che appassioni e di conseguenza soddisfi la propria persona.

Infine, Lucrezia Biesuz, studentessa di 4ELS, ha raccontato la sua storia di perseveranza come atleta di Triathlon. Nonostante la diagnosi di diabete di tipo 1, infatti, ha dimostrato la sua determinazione nel continuare a competere.

La conferenza si è conclusa con un messaggio sull’importanza della scelta di uno sport per migliorare la propria vita:  “La bicicletta insegna cos’è la fatica, cosa significa salire e scendere, non solo sulle montagne ma anche nelle fortune e nei dispiaceri. È un viaggio alla ricerca di se stessi”.

Niccolò Peluso e Letizia Suardi 2DLS
Claire Alpern e Gabriele Gamba 3ICLS

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