Cosa ci ha portato il 2021? In quest’anno di pandemia sono stati molti gli avvenimenti internazionali che ci hanno segnato, dall’assalto a Capitol Hill, alla caduta di Kabul e all’addio recente di Angela Merkel. Abbiamo scelto 10 fra i più importanti eventi accaduti nel corso dell’anno e li abbiamo riportati qui.
1. Assalto a Capitol Hill
Giovedì 6 gennaio 2022 ricorre il primo anniversario dell’assalto al Congresso statunitense da parte dei sostenitori dell’ex presidente Donald Trump. Un evento drammatico che fece temere per la sicurezza dei parlamentari e, più in generale, per la stabilità del Paese, minacciato da un nuovo terrorismo di tipo “domestico”, come arrivò a definirlo Joe Biden in un discorso pochi giorni prima del suo insediamento. La situazione era stata creata dal rifiuto di Trump di riconoscere la vittoria, per altro chiarissima e netta, di Biden alle elezioni del 3 novembre 2020.
3. Arresto di Aleksej Navalnyj
L’oppositore politico russo Aleksej Navalnyj rientra in Russia dopo cinque mesi di convalescenza a Berlino in seguito all’avvelenamento da agente nervino Novichok: rischia fino a 10 anni di carcere per una sentenza del 2014 per frode, che la Corte Europea per i Diritti Umani ha già definito “politicamente motivata”.
Non appena mette piede sul suolo russo, Aleksej Navalnyj viene arrestato. “Mi state trattenendo?”, chiede agli agenti di polizia che gli si avvicinano chiedendogli di andar via con loro. “Mi state trattenendo?”, continua a chiedere. Poi un ultimo saluto alla moglie e viene portato via, in diretta su YouTube, senza che il suo avvocato possa seguirlo.
3. Insediamento di Joe Biden alla Casa Bianca
Joe Biden, candidato del Partito Democratico, eletto 46esimo presidente degli Stati Uniti si insedia alla Casa Bianca, dopo aver vinto le elezioni e battuto il rivale repubblicano Donald Trump. Ecco le sue parole: “Sono onorato di essere stato scelto per guidare il nostro grande Paese. Il lavoro che ci attende sarà duro, ma vi prometto questo: sarò un presidente per tutti gli americani, indipendentemente dal fatto che abbiate votato per me o no. Manterrò la fiducia che avete riposto in me”.
4. Colpo di stato in Birmania
Le forze armate birmane, la mattina del 1º febbraio 2021, mettono in atto un golpe per rovesciare il governo; Aung San Suu Kyi, premiata nel 1991 con il Nobel per la pace, viene arrestata, scatenando molte proteste nel paese. Il 26 gennaio 2021, il generale Min Aung Hlaing, capo delle forze armate, contesta i risultati elettorali che hanno visto la vittoria del partito democratico guidato da San Suu Kyi; ne chiede la verifica e minaccia l’intervento dell’esercito per risolvere la crisi politica in corso. La commissione elettorale nega le accuse di brogli, provocando indirettamente il colpo di stato militare.
5. Finisce l’era di Benjamin Netanyahu
In Israele la Knesset vota la fiducia al 36mo governo del Paese, il cosiddetto “governo del cambiamento” detto “Grosse Koalition”, alleanza del “tutto tranne Bibi”, cioè senza l’ex leader Netanyahu. L’eterogenea formazione incassa un risultato storico, mandando tra i banchi dell’opposizione Benjamin Netanyahu, il premier più longevo della storia dello Stato ebraico (15 anni di governo, di cui gli ultimi 12 consecutivi).
Nella fragile area del Medio Oriente quali saranno le conseguenze di un governo che include 8 partiti, di estrema destra, di centro e di estrema sinistra, ed anche, per la prima volta, un partito arabo-israeliano, UAL (United Arab List)?
6. Caduta di Kabul
I talebani alle porte della città: salta l’elettricità e scatta l’ordine di evacuazione per tutti gli stranieri. Ma gli afgani restano bloccati: non c’è possibilità di fuga per chi ha creduto in un futuro diverso. Il giallo delle dimissioni del presidente Ghani e del fallimento del governo filo occidentale.
7. Vertice del G20
G20, accordo su clima e salute: limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi rispetto ai livelli preindustriali; accelerare le azioni tese a conseguire zero emissioni nette di gas serra a livello mondiale oppure la neutralità carbonica entro la metà del secolo o intorno a tale data; garantire un migliore e più tempestivo accesso ai vaccini contro il Covid-19 nei paesi a basso e medio reddito.
8. Crisi migranti al confine tra Polonia e Bielorussia
Migliaia di migranti prigionieri di freddo e fame. Arrivano da Iraq, Siria e Afghanistan, hanno speso migliaia di euro per inseguire il sogno di un ingresso facile in Europa: ma ora sono diventati l’arma di Lukashenko per ricattare Bruxelles.
Si consuma nell’abbandono e nell’isolamento, dentro la foresta vergine di Bialowieza, la tragedia dei disperati in fuga lungo la frontiera tra Polonia e Bielorussia. A centinaia, con il buio, hanno tentato di aprirsi un varco nel muro d’acciaio e di sfuggire ai 15mila soldati ammassati da Varsavia lungo oltre 70 chilometri di boschi che dal check-point di Kuznica salgono fino al confine baltico con la Lituania.
Alle spalle le milizie bielorusse, che minacciano di morte chi implora di poter tornare a Minsk per raggiungere “la Germania promessa” senza passare dalla Polonia.
9. COP26: patto sul clima di Glasgow
Da quasi tre decenni l’ONU riunisce quasi tutti i Paesi della terra per i vertici globali sul clima – chiamati COP – ovvero ” Conferenza delle Parti”. Da allora il cambiamento climatico è passato dall’essere una questione marginale a diventare una priorità globale.
Quest’anno si è tenuto il ventiseiesimo vertice, di qui il nome COP26.
La conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2021 si chiude con un accordo firmato da 197 paesi. L’impegno è ridurre le emissioni, limitare l’uso del carbone e sostenere i paesi in via di sviluppo.
10. Addio di Angela Merkel
Si è chiusa la lunga era di Angela Merkel, la cancelliera che in sedici anni ha stabilizzato la Germania, rafforzandone il ruolo in Europa. L’ex scienziata dell’Est si è sempre imposta sulla scena politica come genio tattico e abile negoziatrice, ma non sempre la sua tendenza a prendere tempo – da cui il neologismo ‘merkeleggiare’ – è stata un bene. Ad esempio nel punto più basso del suo cancellierato, la crisi greca.
Ma è impossibile dimenticare la sua generosità nella crisi dei profughi del 2015; disse “Ce la faremo” e definì l’accoglienza un imperativo morale. Durante la pandemia ha regalato all’Europa la sua eredità più importante: il Next generation Eu.
La Germania resta orfana di una leader che ha un altro, enorme merito: aver tirato una linea rossa con la destra radicale e populista, aver confinato gli estremismi ai margini della vita politica tedesca.
Questi sono gli eventi che a nostro avviso hanno segnato il 2021 in maniera indelebile. Tra di essi non abbiamo volontariamente incluso la pandemia da Covid che, dopo aver fatto la sua comparsa nel 2020, ha continuato a essere protagonista del ‘21 e sembra voler ancora conservare la scena del ‘22, almeno in questi primi mesi. La pandemia ha da tempo modificato le nostre vite e soprattutto le nostre abitudini; lockdown, riaperture, speranze e poi di nuovo obblighi e restrizioni si sono succeduti in un andirivieni che ha messo a dura prova governi e sistemi economici, oltre alla tenuta psicologica delle persone, a tal punto che a volte sembra difficile vedere la luce in fondo al ”tunnel”.
Il 2022 ha preso avvio con tante questioni aperte, dalla rielezione del Presidente della Repubblica all’utilizzo concreto e fruttuoso dei fondi europei, dal dilagare della variante Omicron ai necessari sacrifici per contenerla, dalla volontà di mantenere il più possibile le lezioni scolastiche in presenza alle norme per l’Esame di Stato attese con ansia dai maturandi.
Tante sfide aspettano l’Italia e gli italiani, sfide che richiederanno impegno e senso di responsabilità.
F. Casa, S. Taffurelli, T. Traverso – Classe 2 DLS