Giornale dell'I.T.I.S. "G. Cardano" - Pavia

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Sergio Mattarella lascerà il Quirinale o accetterà di nuovo la carica?

AUTORI
S. Garibaldi, G. Lamonaca, A. Masi, E. Novarini Classe 2^DLS
Ultima modifica: 2 anni fa

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Nel messaggio di fine anno, la sera del 31 dicembre 2021, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella saluta noi italiani con un toccante discorso, incitando i cittadini del nostro Paese a essere forti, diffondendo speranza e spronando all’ottimismo per il futuro. Mattarella è giunto alla conclusione del suo mandato e il 24 Gennaio 2022 sono previste le elezioni del nuovo presidente in un Parlamento riunito in seduta comune, ovvero con l’unione delle due camere, per le votazioni a Palazzo Montecitorio.

L’assemblea è composta da deputati, senatori (compresi quelli a vita) e tre delegati per ogni regione, ad eccezione della Valle d’Aosta che ne ha solo uno, per un totale di 1009 grandi elettori che votano a scrutinio segreto.

Il futuro presidente, per essere eletto, deve ottenere almeno i due terzi dei voti complessivi cioè 672; nel caso in cui nessuno venga eletto durante le prime tre votazioni, riceve la carica chi ottiene la maggioranza assoluta, costituita dal 50% dei voti +1. Per aspirare alla carica di Presidente della Repubblica occorre avere dei requisiti fondamentali: essere cittadino italiano, godere dei diritti civili e politici, avere almeno 50 anni.

Noi ragazzi, per alimentare la nostra curiosità, ci siamo addentrati nel mondo dei giornali e delle notizie web per scovare alcune particolarità sulle elezioni passate dei diversi presidenti della Repubblica Italiana. Abbiamo scoperto che per l’elezione di Giovanni Leone (1971) sono stati necessari ben 23 scrutini; Sandro Pertini nel 1978 ottenne circa l’82% dei voti totali; Francesco Cossiga (1985) e Carlo Azeglio Ciampi (1999), invece, furono eletti al primo scrutinio; infine, Giorgio Napolitano fu eletto una prima volta nel 2006 e poi la sua carica fu prolungata per altri due anni fino al gennaio 2015.

Essere Capo dello Stato è un incarico importante e necessario per il nostro Paese che implica dei doveri e delle responsabilità. Infatti, secondo gli articoli contenuti nell’Ordinamento della Repubblica, il Presidente ha precise prerogative: rappresenta l’unità nazionale; vigila sul rispetto della Costituzione; detiene il comando delle Forze Armate; promulga le leggi ed emana i decreti aventi valore di legge; nomina il Presidente del Consiglio e gli altri membri del Governo, tenendo conto dei risultati delle elezioni politiche; ha il potere di sciogliere le camere quando non riescono ad esprimere una maggioranza, può convocare nuove elezioni ed infine può decidere di dare vita a dei governi tecnici. Nonostante i molti poteri che la carica di presidente conferisce, il Capo dello Stato non può schierarsi con una parte politica, né essere capo di un partito, ma controfirma atti che sono politicamente del governo.

Proprio ora che il mandato di Mattarella si sta concludendo, possiamo soffermarci a ragionare sul suo mandato, in particolar modo in questi ultimi anni pandemici. Il nostro Presidente è riuscito a far sentire la propria voce sulla questione Covid e soprattutto ha contribuito, a nostro parere, a infondere forza nei cittadini, mostrando la sua vicinanza anche ai familiari delle numerose vittime della pandemia.

A partire dal 24 gennaio, con curiosità osserveremo la procedura di elezione e attenderemo il nuovo Capo dello Stato, sperando in un prospero futuro per il nostro paese.

Elezioni 2022: ecco chi è il nuovo presidente al Quirinale

A seguito di 8 votazioni svolte per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica, vediamo vincitore Sergio Mattarella, che mantiene la carica ricoperta dal 2015. La rielezione, avvenuta il 29 gennaio 2022, è stata ottenuta con 759 voti.

Il senso di responsabilità di Mattarella ha fatto sì che accettasse di iterare il suo incarico, mettendo da parte i suoi progetti di vita privati e permettendo all’Italia di avere il suo appoggio per altri 7 anni. Durante il suo discorso di insediamento, della durata di 38 minuti, il Capo dello Stato ha spiegato i motivi che lo hanno spinto ad accettare l’incarico, cioè le condizioni sul fronte sanitario economico e sociale dell’Italia. Più di 50 sono stati gli applausi contati durante il suo discorso, di cui riportiamo alcuni punti chiave: le donne e i giovani esclusi dal lavoro, l’inizio del settennato e l’azzeramento delle morti sul lavoro.

Si augura al ‘’nuovo’’ Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, un settennato proficuo e fortunato; tutta Italia lo ringrazia per aver preso per la seconda volta le redini del Paese!

Guarda  il nostro reportage

S. Garibaldi, G. Lamonaca, A. Masi, E. Novarini Classe 2^DLS

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