Un QR code per la pace
Quando la professoressa ci ha proposto di realizzare un progetto di riflessione sulla pace, dopo numerose lezioni in cui ci ha fatto comprendere meglio ciò che stia accadendo in queste ultime settimane in Europa, tra Russia e Ucraina, abbiamo molto riflettuto: alla fine, però, abbiamo pensato a qualcosa di diverso, qualcosa che stimolasse, a nostro avviso, prima la curiosità, poi l’attenzione dei nostri coetanei e della comunità scolastica. Ci è venuto subito in mente di realizzare un piccolo videogioco.
All’inizio non sapevamo con esattezza che tipologia di gioco creare, perché non volevamo correre il rischio di realizzarne uno violento o contrario al nostro intento di pace: confrontandoci con il nostro gruppo di lavoro, abbiamo deciso di realizzare qualcosa di semplice, dato il poco tempo che avevamo a disposizione. La prima idea che ci è venuta in mente è stata quella
di realizzare un progetto ispirato al famosissimo “Subway Surfers”, ma dedicato alla pace; dopo, per facilitare il lavoro, abbiamo stabilito i compiti di ciascuno e deciso i nostri ruoli: due di noi hanno lavorato sul gioco, attraverso uno specifico programma, gli altri due principalmente su tutto il suo contorno, sui disegni necessari alla grafica e sulle idee da realizzare.
Dopo alcuni giorni di sviluppo, abbiamo realizzato una demo, da far provare, ancora in fase di sperimentazione, ai nostri compagni di classe, affinché ci dessero consigli e per raccogliere eventuali critiche: così facendo, abbiamo migliorato il gioco.
Ultimata la versione definiva del gioco, abbiamo pensato a un QR Code d’accesso che, il prossimo 4 aprile 2022, in occasione della manifestazione scolastica “Insieme per la Pace”, sarà disponibile per tutti gli studenti curiosi di scoprire di cosa si tratti.
Questo progetto è nato perché riteniamo che, a differenza di ciò che abbiamo creato, con la guerra non si scherza e con la vita delle persone non si può giocare.
Noi pensiamo che la pace sia fondamentale, come il diritto di vivere la propria vita in modo sereno e senza preoccupazioni, con la stessa spensieratezza di un ragazzo che giochi ad un videogame.
Noi ribadiamo a gran voce:
“la guerra NON È UN GIOCO”
Erion Ceka, Elia Barp 1 BLS