Giornale dell'I.T.I.S. "G. Cardano" - Pavia

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Conferenza in ricordo di Rita Levi Montalcini

AUTORI
Elisa Santagostino, Flavia Girardi 3ELS
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Conferenza in ricordo di Rita Levi Montalcini per il X ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA DEL PREMIO NOBEL PER LA MEDICINA: Una vita non solo per la scienza.

Nella giornata del 15 dicembre 2022, diverse classi provenienti da più Scuole Superiori pavesi tra le quali la nostra, 3ELS dell’istituto G.Cardano, si sono ritrovate nell’Aula Magna del collegio Ghislieri per assistere ad una conferenza organizzata dal Comune di Pavia con l’Associazione Levi Montalcini. Quest’ultima, in onore dei dieci anni dalla morte di Rita Levi Montalcini, ha donato al territorio pavese, in particolare alla comunità di Sant’Egidio, un cospicuo aiuto finanziario finalizzato al sostegno dei ragazzi accolti e indirizzati alla vita scolastico-culturale.

Dopo che tutti gli studenti hanno preso posto, l’evento ha preso il via con l’introduzione dell’Assessore ai Servizi civici, Barbara Longo, la quale ha rinominato Piazza Botta in nome di Rita Levi Montalcini e, nella conferenza, ne ha presentato la persona. Rita è vissuta 103 anni e ha ricevuto diversi premi importanti per la scienza e per il suo impegno socio-politico: nel 1986 vinse il premio Nobel per la medicina diventando una delle due uniche donne che lo abbiano ricevuto; nel 2001 venne nominata da Eugenio Ciampi senatrice a vita, nel 2002 fondò la sua associazione in difesa e nell’interesse delle donne e dei ragazzi meno fortunati che volessero intraprendere nella loro vita lo studio o la ricerca in una delle materie STEM, percorso da lei duramente perseguito. Conclusa questa introduzione, è stata data la parola al Sindaco di Pavia che ha portato il racconto della vita di Rita sul piano umano e ci ha invitato a non arrenderci nell’inseguire i nostri obiettivi: Rita fu una grande sostenitrice dei giovani fino ad arrivare in cima alla classifica dei migliori testimonial nel 2006.Successivamente l’intervento dell’assessore delle Pari Opportunità ci ha ricordato il legame di Rita con la nostra città, dove nel 2009 si impegnò a spronare tutte le donne a perseguire l’interesse per le materie STEM a lei care, che l’assessore ci nomina: scienze, ingegneria, matematica.

Quando il microfono è passato alla Presidente del centro MERGED di Pavia, Silvia Illari, ci è stato spiegato l’importante ruolo storico e culturale che ha avuto Rita nell’ arco della sua vita, costernato da guerre che hanno avuto il culmine nella sua vita con la sua detenzione in quanto ebrea. All’interno del campo in cui venne rinchiusa venne costretta a lavorare come medico e lì capì che quella non era la sua via perché si legava troppo ad ogni paziente; per questo, una volta liberata e tornata a Firenze, intraprese la sua vocazione: la ricerca. Il penultimo intervento, il più significativo e diretto che abbiamo ascoltato, è stato della nipote di Rita Levi Montalcini, Piera, con la quale abbiamo anche scambiato domande e risposte alla fine del suo racconto personale di rievocazione delle tappe fondamentali della vita della zia. Piera, per tutto lo scorrere del suo discorso, ha chiamato Rita “zietta” e ha fatto trasparire il forte legame e la forte stima per lei anche dopo la sua morte.

Ci ha parlato delle lettere inviate da Rita a suo padre in cui parlava, prima, di come non sapesse scegliere quale strada intraprendere vedendo sua sorella, sua cugina, sua madre e suo padre seguire strade ben definite, quali pittore o architetto, e dopo, di tutte le scoperte che faceva, del suo percorso di studi; ci ha raccontato della sua borsa di studio per il Belgio e della sua travagliata tesi di laurea, di cosa l’abbia portata sulla strada della medicina, come le morti di cancro in famiglia. Le lettere raccontavano anche dei suoi viaggi, o contenevano i suoi primi articoli e tutti in famiglia le leggevano.

Piera ci parla anche dello stretto rapporto creatosi con la gemella Paola dopo che iniziarono a convivere insieme a Roma: si diceva che una fosse l’artista della scienza e l’altra la scienziata dell’arte, non si capivano in ambito lavorativo, ma alla fine non erano così distanti. Dopo le domande, la conferenza si è conclusa con la consegna dell’offerta da parte di Piera alla Comunità di Sant’Egidio. Questa esperienza ci ha trasmesso la forza di una donna che non si è fatta spaventare da nessun ostacolo, che ha donato tutto il suo impegno per incoraggiare i giovani e soprattutto le giovani che, come lei, intraprendevano il percorso scelto nelle materie STEM.  Dopo questa mattinata, a noi è rimasta la certezza che tutti possiamo interessarci di grandi e piccole cose, anche se siamo in una minoranza, come ancora oggi spesso le donne nelle materie STEM.

Elisa Santagostino, Flavia Girardi 3ELS

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