Exhibit realizzato dalla classe 3 dell’Istituto Comprensivo “E. Palli” di Bressana Bottarone
Durante la seconda giornata di Scienza Under18, il 5 maggio, tra gli stand esposti all’evento uno in particolare attira l’attenzione dei visitatori: quello dei bambini della 3^ elementare dell’Istituto Comprensivo “E. Palli” di Bressana Bottarone, plesso di Lungavilla. Infatti, le voci allegre dei bimbi indirizzano spettatori di tutte le età, piccoli, adolescenti e grandi, verso il loro stand, pieno di gioia, allegria e spensieratezza.
Qui le maestre e gli alunni mi accolgono e mi spiegano tutte le attività che la loro esposizione prevede. In particolare, intervisto le docenti di inglese Santina Di Rienzo, colei che supervisiona i giochi e gli esperimenti, insieme a Benedetta Rotondi. Le insegnanti spiegano che, nei tre giorni precedenti la manifestazione, hanno preparato i bambini ad esporre in inglese il principio di Archimede. Inoltre, aggiungono che, nonostante il loro livello di inglese sia basso, gli alunni si sono comunque impegnati e hanno migliorato la loro dizione, aiutati da tavolette di legno su cui sono presenti le frasi da pronunciare.
Le tre attività che lo stand propone prevedono inizialmente due giochi e, a conclusione, la dimostrazione vera e propria del principio di Archimede.
Nel primo gioco, i bambini devono muovere delle canne di bambù poste a terra a ritmo di una canzone cantata in inglese; intanto la maestra Santina e, chiunque voglia partecipare all’attività, deve saltare in mezzo ai bastoni in movimento, senza sbagliare e andando a tempo.
Link al video della danza sulle canne di bambù
Il secondo gioco in questione consiste nella spiegazione della molecola d’acqua in inglese. Per prima cosa, ad ogni bambino viene assegnato o l’ossigeno o l’idrogeno, ovvero gli elementi che compongono la molecola; poi, al via, tutti si devono prendere per mano nell’ordine in cui i due elementi sono legati nella molecola, quindi un ossigeno ogni due idrogeni. Successivamente, l’insegnante pronuncia dei termini in inglese, per indicare i vari stati di aggregazione dell’acqua: “steam” ovvero vapore e quindi gassoso, “liquid” ovvero liquido, “ice” ovvero ghiaccio e quindi solido. I bambini, nel primo caso devono staccarsi, camminare e muovere le mani; nel secondo caso, devono tenersi per mano e ondeggiare le braccia; infine, nel terzo caso, devono restare immobili.
Una volta attirata l’attenzione dei visitatori, giunge il momento dell’esperimento vero e proprio: un corpo (una pallina) immerso in un fluido (l’acqua) subisce una spinta dal basso verso l’alto pari al peso del liquido spostato, e la forza esercitata dal fluido è chiamata spinta di Archimede. Inizialmente, i bambini riprendono i punti principali della vita di Archimede, ripetendo le frasi scritte sulle tavolette che spiegano il principio. Successivamente, un alunno ha il compito di tenere in mano un cartellone con tutti i passaggi per svolgere l’esperienza, mentre altri suoi compagni di classe indicano i materiali necessari alla dimostrazione.
Il collegamento tra queste attività e Scienza Under18 sta proprio nella dimostrazione del principio di Archimede, consegnato nelle mani di bambini piccoli, ma comunque volenterosi di apprendere l’inglese e la scienza.
Emma Novarini, 3DLS