Giornale dell'I.T.I.S. "G. Cardano" - Pavia

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INCONTRO CON LUCA AZZOLINI PER LA GIORNATA CONTRO IL BULLISMO

AUTORI
Sara Grignani, Elisa Sant’Agostino 3ALS
Ultima modifica: 2 mesi fa

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INCONTRO CON LUCA AZZOLINI PER LA GIORNATA CONTRO IL BULLISMO

Il 7 febbraio, Giornata internazionale contro il bullismo e il cyberbullismo, nell’Aula Magna gremita di studenti e professori, si è tenuto l’incontro con Luca Azzolini, autore di “Ragazzi Selvaggi”, romanzo autobiografico in cui lo scrittore narra la sua personale esperienza con il fenomeno del bullismo. 

Incontro con Luca Azzolini

                                                                                   

La conferenza è stata aperta dalla dirigente scolastica Giancarla Gatti Comini, che ha ringraziato lo scrittore per la sua presenza e ha introdotto il fenomeno del bullismo, soffermandosi sulla sua gravità e sulla sua frequenza nelle scuole. La Dirigente  ha continuato il suo discorso presentando il dr. Guido Affini,  cofondatore della libreria “Il Delfino” ed esperto di letteratura per ragazzi, e il dr. Luca Dinatale psicologo con cui gli studenti possono confrontarsi all’interno dello Sportello d’ascolto dell’istituto.  La prof.ssa Gatti Comini ha concluso ringraziando il lavoro delle sue collaboratrici prof.sse Claudia Bellinzona e Alessandra Stoppini e delle docenti Chiara Milan e Giovanna Nicifero che hanno coordinato i lavori prodotti dai ragazzi per questa giornata: tavole grafiche, manifesti, acrostici, lettere, poesie, favole, siti web.

La prof.ssa Milan, che ha preso poi la parola, ha illustrato come il libro “Ragazzi Selvaggi” abbia rappresentato un buon spunto di partenza per  ragionare e riflettere sulle conseguenze delle prevaricazioni, per poi dare vita a personali rielaborazioni scritte o grafiche. A proposito la professoressa Giovanna Nicifero ha ricordato che il compito grafico  assegnato agli studenti era di creare un manifesto che rappresentasse una scena o un’emozione del libro.

La collaboratrice vicaria prof.ssa Claudia Bellinzona ha poi parlato del bullismo nel nostro istituto, dicendo che, per contrastarlo, la preside e il suo staff si rendono sempre disponibili per parlare con ogni studente. Lo psicologo ha preso a questo punto la parola per ricordare l’importanza dell’empatia perché “se tutti provassimo empatia nei confronti dei compagni, non si verificherebbero episodi di violenza”.

Il dr. Guido Affini, nel suo discorso, ha descritto il libro “Ragazzi selvaggi” come autobiografico e vero fino in fondo. Si è poi soffermato sul lavoro che sta dietro alla scrittura di un libro perché, una volta completata la bozza, ha inizio un ampio lavoro di revisione, così che possa restituire emozioni al lettore: “Il libro è un pezzo di legno muto, senza nessuna batteria, nessuna carica elettrica, ha solo bisogno di incontrare l’anima di un lettore che decide di dargli fiducia. Un libro è come un sasso che deve scuotere delle onde”. 

Si è entrati  poi nel vivo dell’incontro: Luca Azzolini ha ringraziato tutte le classi presenti fisicamente e quelle collegate online e ha descritto il suo libro come una storia in cui non ci sono vinti o vincitori ma solo perdenti, perché all’interno della vicenda perdono tutti; perché tutto è partito da un gioco, uno scherzo, senza che i personaggi riuscissero a riconoscerne il limite e a  fermarsi in tempo. 

Il libro è ambientato nel 1997, periodo in cui non esisteva la parola “bullismo” per cui non era possibile denunciare un’azione che non aveva un nome; oggi siamo più fortunati perché si parla di questo fenomeno e si fanno campagne di sensibilizzazione. Lo scrittore a questo proposito ha affermato la necessità di denunciare i bulli, quando si è vittima, e ha descritto il processo psicologico che caratterizza un bullizzato: infatti, quando si subiscono aggressioni ripetute da parte di gruppi che criticano un aspetto del corpo o del carattere, si entra in una bolla che porta all’isolamento, all’avere paura di tutti perché tutti possono potenzialmente fare del male; ci si vergogna di se stessi per cui si ha timore a denunciare e difficilmente si parla di ciò che si sta subendo.

É iniziato poi un dialogo tra l’autore e gli studenti, che gli hanno posto i loro quesiti. 

S: “DA COSA E’ NATA QUESTA STORIA?

L: ”Questa è una storia vera, tutto quello che ho scritto l’ho realmente vissuto. Inizialmente non avevo intenzione di pubblicare un libro del genere; ma, quasi casualmente, parlando con una editor della casa editrice Deagostini è emersa questa vicenda della mia vita e la casa editrice mi ha  proposto di scriverla. Non è stato per niente facile, ho scritto i primi sette capitoli e poi sono entrato nel “blocco dello scrittore” perché non riuscivo a essere sincero fino in fondo. Il punto di vista più difficile da interpretare è stato il mio; inizialmente non riuscivo a essere onesto, ero in difficoltà ad ammettere di essere stato meschino e, ad un certo punto, di essermi comportato come i miei bulli”.

S: “PERCHE’ HA SCELTO COME TITOLO “RAGAZZI SELVAGGI”?

L: “Tutti i protagonisti sono paragonati ad animali e durante tutta la storia emerge la tendenza dei personaggi a comportarsi in maniera selvatica, perché in età adolescenziale le energie vanno ancora addomesticate e non sempre si riesce a controllarle”.

S: “NEL SUO LIBRO LUCA VIENE BULLIZZATO PERCHE’ NON RISPETTA LO STEREOTIPO DI “MASCHIO”. COSA PENSA LEI DEGLI STEREOTIPI?”

L: “Molto spesso finiamo per essere l’immagine di qualcosa di stereotipato, ma in realtà dovremmo rispondere solo a noi stessi. Nessuno deve imporci di essere qualcosa che non siamo. Dobbiamo rispondere di noi stessi per noi stessi, altrimenti viviamo una vita diversa da quella che è veramente la nostra. Se non siamo apprezzati all’interno di un gruppo, questo non vuol dire che non ci apprezzerà mai nessuno, perchè su otto miliardi di persone presenti nel mondo qualcuno che ci stima ci sarà!”.

S: “QUANTO L’HA AIUTATA LA SCRITTURA NEL SUO PERCORSO DI ACCETTAZIONE DI QUELLO CHE LE E’ ACCADUTO?”

L: “Tantissimo. La scrittura mi ha salvato, è stata la mia valvola di sfogo e sono riuscito a farne il mio lavoro”.

S: “NEL LIBRO EMERGONO LE PASSIONI DI LUCA E MATTIA RISPETTIVAMENTE PER LA SCRITTURA E IL DISEGNO. QUANTO LE PASSIONI SONO IMPORTANTI SECONDO LEI?”

L: “Le passioni sono importantissime e aiutano sempre. Tutti hanno dei sogni e bisogna coltivarli. Dovete crederci prima voi degli altri e una passione, se è vera, troverà da sola il tempo per essere praticata. Chi non ha sogni si trova a compiere gesti ripetitivi e vuoti. Le passioni accendono una luce, chi non ha sogni è spento”. 

S: “SE SI E’ VITTIMA DI BULLISMO, COSA E’ MEGLIO FARE? PARLARNE CON GLI ADULTI O CERCARE DI RISOLVERE LA SITUAZIONE SENZA IL LORO INTERVENTO?”

L: “Se si assiste ad atti di bullismo bisogna dirlo, parlarne con un adulto, un professore o un genitore di modo che questi possa intervenire”.

S: “HA MAI PENSATO DI TRASFORMARE IL SUO LIBRO IN UN FILM? CHE ATTORI SCEGLIEREBBE IN QUEL CASO?”

L: “Sarebbe veramente bello, ma non è per niente semplice. Se potessi scegliere il cast di attori, sceglierei ragazzi giovani ed emergenti, privi di esperienza, così che possano avere anche loro un’opportunità per realizzare il loro sogno di recitare”. 

S: “PERCHE’ HA DECISO DI DARE AL LIBRO UNA STRUTTURA AD INCASTRO, BASATA SULLA FORMA DEL DIARIO?”

L: “Perché verso la fine di un anno scolastico si guarda sempre il diario e si contano i giorni che mancano alle vacanze estive. Inoltre, le nostre vite sono intrecciate come i capitoli del libro, per questo c’è il rischio enorme di interferire nelle vite degli altri”.

S: “HA DEI CONSIGLI DA DARCI RIGUARDO AL COMPORTAMENTO?”

L: “Pensate sempre che attorno a voi ci sia una bolla che può incrociare la bolla degli altri, ma non dobbiamo perciò scontrarci. È veramente facile trovare i difetti nelle altre persone, ma dovremmo invece cercare le cose belle, le qualità positive, solo così potremo sostenere dialoghi civili. Le parole hanno un peso e quel peso va valutato molto bene”.

S: “HA MAI RIVISTO I SUOI COMPAGNI DI CLASSE?”

L: “A volte mi capita, ma quel periodo passato è un capitolo che ho chiuso. Ci sono tante belle persone da conoscere nel mondo, per cui non ho intenzione di rivedere persone che hanno già agito nella mia vita”.

Presentazione dei lavori degli studenti

L’incontro si è concluso con la presentazione dei lavori svolti dai ragazzi in vista della giornata contro il bullismo e il cyberbullismo. 

Il primo lavoro ad essere esposto è stato il progetto di un videogioco che tratta la tematica del bullismo, sviluppando le vicende del romanzo.  Poi sono stati presentati in breve racconti e favole aventi come protagonisti animali “selvaggi” come i protagonisti del libro; sono stati illustrati due siti web che analizzano le recensioni del libro, forniscono interviste e dati statistici ottenuti mediante il monitoraggio ELISA, e poi semplificati tramite grafici. 

Sono stati anche esposti numerosi acrostici, come quello costruito sulla parola RISPETTO e infine lette toccanti poesie, una scritta in terzine con rima incatenata secondo il modello dantesco.

Sara Grignani, Elisa Sant’Agostino 3ALS
              

 

Lavori eseguiti dai ragazzi

                                                              

 

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