Perché torturare ancora corpi di esseri umani morti quando per studiarli basterebbe usare un tavolo interattivo?
Ormai da secoli, studenti e professionisti, per comprendere come siamo fatti, dissezionano corpi di defunti che deliberano la possibilità che la propria salma possa essere utilizzata a scopo di studi scientifici. Dal 2004, però, un team di ingegneri si è messo all’opera per creare uno strumento in grado di unire la tecnologia e l’anatomia in modo tale da evitare qualsiasi disaccordo etico.
Lunedì 5 febbraio, al Dipartimento di Sanità Pubblica, Medicina Sperimentale e Forense di Pavia, la classe 3ICLS ha avuto la possibilità di sperimentare quest’evoluzione, partendo dal poter usufruire di tradizionali modelli plastici del nostro corpo e arrivando a scoprire Anatomage, uno strumento tecnologico all’avanguardia per lo studio anatomico del corpo umano, la cui prima versione risale al 2010.
Entrando più nel dettaglio, la giornata ha avuto inizio in Aula Scarpa, intitolata al famoso anatomista Antonio Scarpa, dove sono stati messi a disposizione degli studenti riproduzioni verosimili degli apparati cardiovascolare, respiratorio e digerente e del sistema scheletrico di corpi maschili o femminili.
Divisi in gruppi, gli studenti prima si sono cimentanti nel comporre e scomporre le parti del corpo umano, poi si sono concentrati nello studio individuale o supportato dal docente universitario prof. Gabriele Ceccarelli per approfondire gli argomenti già toccati nel primo quadrimestre di scuola e anticipare quelli previsti per il secondo.
Dopo circa due ore trascorse a lavorare in modo tradizionale e una veloce pausa ristoro, ci siamo trasferiti in un’aula adibita appositamente ad ospitare l’Anatomage Table e, dopo una spiegazione delle varie funzionalità e di come sfruttarle, è stato concessa una prova del suo utilizzo.
Il tavolo presenta in formato digitale 4 cadaveri, due caucasici e due asiatici, in entrambi i casi dei due sessi. Victor, Vicky, Vic e Lucy sono i nomi attribuiti ai corpi, riprodotti in scala 1:1 partendo da porzioni di 0,60 o 0,80 mm. Questi ultimi possono essere selezionati e studiati singolarmente, grazie all’innovativa tecnologia e all’altissima risoluzione dello strumento, che fa sì che possano essere generate accuratamente, sulla base di fotografie, le ricostruzioni e le caratteristiche in 3D dei singoli corpi.
Nonostante si ritenga che lo studio mnemonico sui libri e la pratica in laboratorio siano strettamente necessari in ambito medico, lo sviluppo del tavolo presenta innumerevoli vantaggi: è possibile, infatti, visionare “strato per strato” ed esplorare tutte le strutture annesse ai vari apparati e sistemi in modo, però, dettagliato e realistico.
Inoltre, sono effettuabili anche incisioni, che possono essere eseguite su una qualunque superficie corporea; queste, risultano essere completamente reversibili, dando la possibilità a tutti gli studenti di applicare e praticare i loro studi, senza doversi porre il problema del deterioramento del cadavere vero e proprio.
Corpi reali o meno, la mente lavora ugualmente e il confronto tra tradizionale e tecnologico non rimane che ai margini nello studio dell’Anatomia, perché ciò che conta è la volontà di mettersi in gioco e non solo smontare e rimontare organi in plastica o muovere le dita su uno schermo!
Claire Alpern e Gabriele Gamba 3ICLS