Nella notte di San Silvestro a Pavia, precisamente in Strada Nuova, un gruppo di giovani accerchiano un ragazzo, lo spintonano all’angolo di una vetrina, per poi malmenarlo e lanciargli addosso bottiglie con una violenza inaudita.
Mancava circa un quarto d’ora alla mezzanotte quando un’ambulanza e alcuni agenti delle forze dell’ordine sono intervenuti in Strada Nuova, all’altezza della Cupola Arnaboldi, dove era stata segnalata una rissa dai residenti. Dalle testimonianze è emerso che un gruppo di giovani avrebbe provato a entrare in un palazzo per raggiungere una festa privata, alla quale però non erano stati invitati; hanno perciò cercato di sfondare la porta d’ingresso utilizzando petardi di grosse dimensioni. Così è iniziata la rissa in strada che ha coinvolto una ventina di ragazzi (tra cui anche dei minorenni) contro un solo ragazzo che ha provato a difendersi cercando invano rifugio nello spazio antistante ad un negozio, tra due vetrine. L’intera rissa è stata ripresa con un cellulare da un balcone: si sentono urla, volano bottiglie, calci e schiaffi; alcuni ragazzi risultano incappucciati per non farsi vedere il viso.
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Le baby gang sono gruppi giovanili spesso coinvolti in attività criminali, bullismo, vandalismo, in generale comportamenti antisociali. Le ragioni alla base della formazione di tali gruppi possono essere complesse e comprendere diversi fattori come mancanza di opportunità, desiderio di sfida, condizioni socio-economiche difficili e influenze negative. Coloro che si uniscono a questi gruppi possono essere attratti da un senso di appartenenza, dalla ricerca di emozioni forti o dalla mancanza di alternative positive.
Il fatto successo il 31 dicembre non è isolato, altre aggressioni e violenze si sono verificate in città anche nei mesi precedenti. Quella alla quale siamo davanti è una vera e propria emergenza; per questo si è riunito il 10 gennaio scorso in prefettura il Comitato dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica, presieduto dal Prefetto Francesca De Carlini e alla presenza del Sindaco di Pavia. L’incontro ha portato alla creazione di misure che mirano a migliorare la sicurezza cittadina, introducendo più pattuglie della Squadra Mobile ma anche a piedi della Polizia locale nelle strade del centro storico, maggiore visibilità della Polizia di Stato e dei Carabinieri. La volontà del prefetto e del Comitato è “supportare l’Amministrazione locale nell’approccio partecipativo di costruzione di patti educativi nei confronti dei minori, con il coinvolgimento, oltre che del Comune di Pavia, degli enti del Terzo Settore e del volontariato, quale tassello della complessiva impalcatura di sicurezza impostata per ricondurre giovani e giovanissimi, non inseriti in circuiti educativi, sportivi, e refrattari alle regole della comunità adulta, ad un percorso positivo di inclusione sociale e realizzazione personale”
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Prevenzione e repressione non sono strumenti antitetici, devono essere utilizzati in relazione alle realtà e alle situazioni concrete che si pongono all’ attenzione pubblica e istituzionale. Lo scopo è garantire la legalità, insegnando e veicolando il rispetto delle regole, unica via per una duratura convivenza civile nella nostra società.
Chiara Bollani, Jacopo Bussalino,Federico Franchini 4 DLS